Quando ansia e attacchi di panico diventano patologici
Dalla paura agli attacchi di panico: i sintomi fisici e psichici, le cause e la cura più efficace.
Paura ed ansia eccessive sono le emozioni che accomunano i disturbi d’ansia e che tendono a sovrapporsi. In quanto eccessive innescano pensieri e comportamenti disfunzionali.
La paura è la risposta emotiva ad un pericolo imminente ed attiva una reazione di attacco o fuga.
L’ansia è la risposta emotiva ad una minaccia futura e meno definita ed attiva una reazione di vigilanza, di tensione muscolare e comportamenti di prudenza o di evitamento delle situazioni temute.
I disturbi d’ansia si differenziano in base a ciò che genera paura o ansia (oggetti, animali, situazioni, paura della paura) e ai pensieri e comportamenti disfunzionali associati al provare tali emozioni.
I Disturbi d’ansia più diagnosticati sono:
Fobia specifica
Disturbo d’ansia sociale (Fobia sociale)
Disturbo di panico
Agorafobia
Disturbo d’ansia generalizzata
Attacchi di panico
L’attacco di panico è un fenomeno piuttosto comune, espressione di una normale reazione di intensa paura al quale, invece, viene molto spesso attribuito il significato o di malattia (attacco di cuore, soffocamento) o di psicopatologia (perdere il controllo, impazzire).
L’attacco di panico cos’è?
Non è un disturbo mentale, ma una reazione molto intensa di paura.
L’attacco di panico diventa patologico quando le sensazioni fisiche e mentali del panico, vengono percepite esse stesse come segnali di un pericolo imminente e catastrofico. Coloro che ne soffrono limitano le loro attività o convivono con la preoccupazione di poter avere improvvisi e incontrollabili momenti di terrore, con forti sintomi fisici e psichici.
L’attacco di panico, compare improvvisamente a partire da uno stato di quiete o da uno stato ansioso. E’ un periodo di tempo con insorgenza improvvisa di intensa apprensione, paura, terrore, alle quali si associano sensazioni e pensieri di catastrofe imminente e raggiunge il picco in pochi minuti.
Durante l’attacco sono presenti sintomi come dispnea (sensazione soggettiva di difficoltà nel respirare), palpitazioni (sensazione soggettiva del battito cardiaco), sudorazione, dolore o fastidio al petto, asfissia (sensazione soggettiva di mancanza d’aria) o soffocamento, nausea o disturbi addominali, sensazioni di vertigine, di svenire, di testa leggera, paura di morire, di “impazzire” o di perdere il controllo.
Cause degli attacchi di panico
Spesso l’attacco di panico è preceduto da periodi stressanti di varia natura come problemi di lavoro, malattie, esperienze relazionali negative. Anche la tendenza a percepire le sensazioni mentali e corporee proprie delle emozioni di paura e ansia come nocive, predispone a dare un significato patologico agli attacchi di panico.
Cura dell’attacco di panico
L’attacco di panico diventa patologico quando la nostra interpretazione di esso non è corretta ed abbiamo costantemente paura della sua invalidante comparsa. Può inoltre manifestarsi in compresenza di sintomi di molti altri disturbi. E’ pertanto necessaria un accurata anamnesi per stabilire un adeguato intervento terapeutico. Nei casi di lieve gravità può essere sufficiente un percorso psicoterapeutico. In tutti gli altri casi sono necessari sia il trattamento psicofarmacologico che la psicoterapia.
Studi e ricerche sugli effetti della psicoterapia hanno ampiamente dimostrato l’efficacia della Terapia Cognitivo Comportamentale e della terapia EMDR nel trattamento dei disturbi d’ansia.
A chi rivolgersi per la cura degli attacchi di panico
In ogni caso, indipendentemente dalle autovalutazioni personali, è consigliabile rivolgersi al medico di famiglia, allo psicologo-psicoterapeuta, allo psichiatra.